domenica 19 aprile 2015

METRO C/Tratta T3 - Analisi Costi/Benefici.

Metro C di Roma, Tratta T3. Analisi dei costi e benefici, dell’impatto ambientale e dei danni al Patri-monio storico e artistico della Nazione. Richiesta di fermare la Linea C a San Giovanni e della rimessa in pristino dei danni, prodotti dai lavori a Via dei Fori Imperiali e ai Monumenti dei Fori Romani, protetti dai Vincoli.
La LEGGE 11 novembre 2014, n. 164 ha convertito in legge, con modifica-zioni il decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, Art. 3: “Ulteriori disposizioni urgenti per lo sblocco di opere indifferibili urgenti e cantierabili per il rilancio dell’economia”, comma 2. Con uno o piu' decreti del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, quanto alle opere di cui alle lettere a) e b), nonche' entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, quanto alle opere di cui alla lettera c), sono finanziati, a valere sulle risorse di cui ai commi 1 e 1-bis: lettera a) i seguenti interventi ai sensi degli art. 18 e 25 del decreto-legge N. 69 del 2013, cantierabili entro il 31 dicembre 2014: ...Tratta Colosseo-Piazza Venezia della linea C di Roma. Il dl Milleororoghe ha disposto una proroga per il rifinanziamento con l’aper-tura dei cantieri al 28 febbraio 2015. AL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2015” si legge: ...”A Roma, la linea C rappresenta l’infrastruttura di trasporto pubblico di interconnessione tra la zona est della città (Casilina), il centro storico, e la zona Nord-ovest (Cassia). Attualmente è in esercizio la tratta tra il comune di Montecompatri e Centocelle. Il prossimo prolungamento fino alla stazione di San Giovanni e il completamento della prima parte della linea fino a Fori Imperiali renderanno possibile l’interconnessione a maglia delle tre reti metropolitane romane nelle stazioni di San Giovanni e Colosseo. L’estensione totale della linea da Montecompa- tri a Fori Imperiale è di circa 24,5 km. Nella configurazione finale con sviluppo fino alla Cassia è prevista una domanda di trasporto 20.000 /passeggeri/direzione nell’ora di punta. A pag. 45 si legge: “D.L. 133/2014: sono stati pubblicati 64 bandi per 184,44 M€, pari al 61% del finanziamento assentito.” A pag. 45 si legge: ...“la Legge n. 190/14 (Legge di stabilità 2015) prevede che entro il 30 aprile 2015 il CIPE, con propria delibera, dispone una ripartizione della dotazione finanziaria del FSC iscritta in bilancio tra le diverse aree tema-tiche nazionali (precedentemente individuate entro il 31 marzo 2015). Entro la medesima data, con DPCM, su proposta dell’Autorità politica per la coesione, è istituita una Cabina di regia composta da rappresentanti delle amministra- zioni interessate e delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, incaricata di definire specifici piani operativi per ciascuna area tematica nazio-nale, con l'indicazione dei risultati attesi e delle azioni e dei singoli interventi necessari al loro conseguimento, con relativa stima finanziaria, dei soggetti attuatori a livello nazionale e regionale e dei tempi di attuazione.”... Nella Tabella: OPERE PRIORITARIE INFRASTRUTTURE STRATEGICHE si legge: “Roma metropolitana, linea C – Costo 2.665 – Disponibilità 2.315 – Fabbisogno triennio: 280 – Stato: In realizzazione/esercizio – Data: 31/12/2021 - % avanzamento: 40,41- RILEVANZA STRATEGICA: Sblocca Italia. Il dl n. 133/14 è datato 11 settembre 2014 e la l. n. 164/14 è datata 11 novembre 2014, solo 2 giorni dopo l’apertura della Tratta Montecompatri-Parco di Centocelle, quando ancora non si avevano i dati certi della frequentazione dei passeggeri sulla Linea C in quella Tratta. La foto documenta la frequentazione del pubblico nella Stazione “Giardinetti” della Linea C in data 1 marzo 2015, alle ore 16,41: PASSEGGERI N. 1, la sottoscritta. La normativa UNI prevede che ci sia la convenienza a costruire una infrastruttura metropolitana quando c'è una stima prevedibile di flusso dei passeggeri di 24.000 utenti l'ora/senso di marcia, che fa in totale sulla Tratta 48.000 utenti l'ora. Il DEF 2015, in bozza, prevede una frequentazione di 20.000/passeggeri/direzione nell’ora di punta, inferiore alla normativa UNI, ma non corrispondente alla frequentazione dei passeggeri, registrata in data 1 marzo 2015, neanche lontanamente. Il costo calcolato ad oggi della metro C è di euro 3.800 mln e solo la Tratta dal Colosseo a Via dei Fori Imperiali si stima che costi euro 1.000 mln. Il costo/km della Metro C è di euro 850 mln, a carico per il 70% del Governo, per il 18% della Regione Lazio e per il 18% del Comune di Roma, per il 18% della Regione Lazio. Al link, che segue è possibile leggere i dati dei costi e i tempi di realizzazione, stimati, ma non aggiornati, della Camera dei Deputati:
http://silos.infrastrutturestrategiche.it/admin/scheda.aspx… Il costo della Linea C di Roma è stratosferico anche per la scelta (sbagliata!) della tecnologia “pesante” al posto di quella “leggera”ad esempio, adottata per la metropolitana di Torino il cui costo è stato: euro 442 mln. La metropolitana di Londra è costata: euro 740.5 mln e quella di Marsiglia: euro 175,4. La sproporzione tra i costi solo della costruzione della Linea C con le altre metropolitane è evidente! Al costo della costruzione dell’infrastruttura si deve aggiungere il costo di esercizio della metropolitana, ma se il traffico passeggeri è inferiore alle stime o è, pressoché, totalmente assente, come si è verificato dall’apertura della Metro C da Montecompatri a Parco di Centocelle il ricavo da traffico non copre né il costo dell’infrastruttura né quello dell’esercizio, che finisce a totale carico dell’erario. La stima di crescita del numero dei passeggeri rispetto ai primi mesi dell’esercizio deve essere tale che i ricavi superino i costi di gestione e del costo della costruzione. Le analisi dei flussi, che oggi sono fatte con rigore scientifico, devono, però, essere calate sul territorio e adattate alle esigenze del bacino di utenza, che è fin troppo evidente, che nel caso della Metro C non è interessato ad andare da Montecompatri a Parco di Centocelle oggi, né, appena messa in esercizio la Tratta da Parco di Centocelle a Lodi o a San Giovanni. I potenziali passeggeri, in- fatti, sarebbero al massimo interessati ad arrivare a Termini: lo stato sociale del bacino di utenza è di persone poverissime, considerato che altre categorie sociali sono presenti in modo infinitesimale e, pertanto, non fanno testo, che mai e, poi mai, avrebbero la necessità in gran numero di andare da Montecompatri a San Giovanni o a Piazza Venezia e, tanto meno, arrivare fino alla Cassia. I costi, quindi, sarebbero sostenuti da tutti i cittadini, ma quale sarebbe il vantaggio per una mobilità sostenibile e il miglioramento della qualità dell’aria, non sostituendo la Metro C nessun altro mezzo di locomozione, privato o TPL? Si stima che la diminuzione del traffico privato su strada sia dell’1% circa, come avviene in altre città: Torino, Tolosa, etc. e, allora, qual è il vantaggio di costruire una infrastruttura su un tracciato, sul quale i cittadini non ne trarrebbero alcun beneficio?


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